Tra un mese esatto entrerò in studio per registrare "Arrighini suona Verdi", il mio ultimissimo lavoro o, se preferite, fatica sul mio repertorio di fusione della Classica e lirica col Jazz.
Eh sì, è proprio una bella faticaccia perchè, dopo aver fatto alcune uscite con altra formazione, la Corale Puccini Grosseto, ho deciso di proseguire il mio cammino in modo completamente diverso.
Ho così deciso, con lo studio già fissato, di rimettere tutto in discussione e di riarrangiare il tutto in modo diverso.....
Del come, ovviamente, non parlerò perlomeno fino a mixaggio ultimato, però via via voglio dare qualche ragguaglio: sarà un progetto molto, molto particolare e se posso azzardare, molto innovativo.
Non ho memoria di un contesto simile almeno nell'ambito di jazz e classica, per cui mi sento in questo periodo alquanto....pionieristico!
In effetti ci sono stati molti periodi nella mia vita, non solo musicale, in cui mi sono sentito così, con questa sensazione addosso, ossia di eccitazione incredibile che si porta dietro anche un pò di paura.....
Ogni volta in cui mi sono trovato faccia a faccia con la novità e sono uscito, per così dire, dalla mia "area di agio" per confluire in un'area meno comoda, che porta con sè rischi ed incertezze....
Ma, ovviamente, anche la prospettiva di un grande miglioramento.....
In questo caso mi aspetto grandi cose da questa mia nuova formazione, che intendo portare in Italia e nel mondo. C'è ancora tanto da lavorare e proprio in questi giorni sono seppellito in casa a fare tutto quel che c'è da fare per riuscire nel migliore dei modi.
A presto, dunque, Vi terrò aggiornati!
Riccardo Arrighini,
"IL pianista italiano che ha fuso Classica e lirica con il Jazz"........
lunedì 27 settembre 2010
domenica 19 settembre 2010
Come fanno i musicisti americani ad essere così perfetti nei dischi?
Tra poco più di un mese entrerò in studio per registrare "Verdi in jazz". Stasera voglio "svelare" alcuni trucchi che userò per preparare al meglio questa registrazione.
Intanto Ti svelo il primo: io registro tutti i miei concerti e prove, sempre. Spesso registro anche quando suono a casa in piano solo.
Fino a qualche tempo fa lo facevo solo al fine di riascoltare le mie performances "live", dare un rapido giudizio e bom, punto. Spesso non riascoltavo più quella registrazione.
nel frattempo ho scoperto che il nostro cervello incamera molte cose a livello inconscio specie se incamerate nell'emisfero destro, cioè quello della creatività e dell'istinto.
Ovviamente l'inconscio stesso va nutrito di informazioni perchè ti ridia le stesse in forma naturale e questo nutrimento non può essere fatto una sola volta.
Quindi ecco il secondo trucco: riascoltare più volte la stessa registrazione!
Molte volte, però, noi musicisti così autocritici, siamo pigri oppure fatichiamo a riascoltare tutto del nostro suonato, così pieno di momenti brutti (a nostro avviso) e così ecco il 3°trucco: riascoltare solo le parti interessanti della tua registrazione.
Come? semplice, con gli mp3: basta un qualsiasi programmino sul computer tipo Cubase in grado di "tagliare" i frammenti "buoni" della tua registrazione ed in grado di riordinare il tutto in un unico file. Ed ecco il file "vincente"....
A questo punto basta un comunissimo mp3 da 20 euro da piazzare rigorosamente nell'orecchio sinistro ( che va direttamente all'emisfero destro, quello creativo e dell'immaginazione) per varie volte ed il gioco è fatto!!
Riascolta il tuo mp3 vincente tante volte ed il tuo orecchio ti ributterà quei suoni mentre stai improvvisando. Male che vada, vedrai, partirai da un livello di sicurezza e di esperienza su quel brano molto, molto maggiore.
Alla prossima!
Riccardo Arrighini,
Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il jazz"........
Intanto Ti svelo il primo: io registro tutti i miei concerti e prove, sempre. Spesso registro anche quando suono a casa in piano solo.
Fino a qualche tempo fa lo facevo solo al fine di riascoltare le mie performances "live", dare un rapido giudizio e bom, punto. Spesso non riascoltavo più quella registrazione.
nel frattempo ho scoperto che il nostro cervello incamera molte cose a livello inconscio specie se incamerate nell'emisfero destro, cioè quello della creatività e dell'istinto.
Ovviamente l'inconscio stesso va nutrito di informazioni perchè ti ridia le stesse in forma naturale e questo nutrimento non può essere fatto una sola volta.
Quindi ecco il secondo trucco: riascoltare più volte la stessa registrazione!
Molte volte, però, noi musicisti così autocritici, siamo pigri oppure fatichiamo a riascoltare tutto del nostro suonato, così pieno di momenti brutti (a nostro avviso) e così ecco il 3°trucco: riascoltare solo le parti interessanti della tua registrazione.
Come? semplice, con gli mp3: basta un qualsiasi programmino sul computer tipo Cubase in grado di "tagliare" i frammenti "buoni" della tua registrazione ed in grado di riordinare il tutto in un unico file. Ed ecco il file "vincente"....
A questo punto basta un comunissimo mp3 da 20 euro da piazzare rigorosamente nell'orecchio sinistro ( che va direttamente all'emisfero destro, quello creativo e dell'immaginazione) per varie volte ed il gioco è fatto!!
Riascolta il tuo mp3 vincente tante volte ed il tuo orecchio ti ributterà quei suoni mentre stai improvvisando. Male che vada, vedrai, partirai da un livello di sicurezza e di esperienza su quel brano molto, molto maggiore.
Alla prossima!
Riccardo Arrighini,
Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il jazz"........
martedì 7 settembre 2010
Verso il disco "VERDI IN JAZZ"...........
Stasera Ti parlo del mio lavoro"Verdi in Jazz" con la Corale Puccini Grosseto diretta dal M°Francesco Iannitti Piromallo e con la polistrumentista Ilaria Biagini.
Siamo ormai in dirittura d'arrivo sia per quanto riguarda il repertorio ( ho appena finito di riarrangiare l'ultimo brano "Caro nome" ed il M°Iannitti ci sta già lavorando) sia per quanto riguarda la programmazione della registrazione e relativa stampa del cd.
E'un iter che io conosco piuttosto bene, in quanto "Verdi in Jazz" è il 21esimo disco a mio nome (in 13 anni!!), quindi conosco i tempi di realizzazione, mixaggi vari, foto, copertine SIAE e quant'altro.
Eppure ogni volta so anche che sarà una corsa, una corsa contro il tempo, perchè poi si avvicinano le Feste natalizie e fa piacere avere il cd fuori.
Ed io, e tutti noi, ce la metteremo tutta per cercare di rispettare questa tabella di marcia, ovviamente facendo come faceva Pantani per riuscire a scalare quelle montagne così dure a quei ritmi.......una pedalata per volta!!
Quindi, per ora, priorità assoluta alla musica per noi musicisti. Altre persone sono già al lavoro per ottenere il meglio per la produzione fisica del cd, copertine, interni, traduzioni ecc.
Voglio il meglio da questo cd, ci aspettano 3 anni in cui Verdi potrà essere al massimo dell'attenzione dei media, il 2011 è l'Unità d'Italia ed il 2013 il bicentenario della nascita.
Credo proprio, quindi, che se lavoriamo e seminiamo bene possiamo veramente raccogliere bene.....FORZA RAGAZZI!!!!
Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"......
Siamo ormai in dirittura d'arrivo sia per quanto riguarda il repertorio ( ho appena finito di riarrangiare l'ultimo brano "Caro nome" ed il M°Iannitti ci sta già lavorando) sia per quanto riguarda la programmazione della registrazione e relativa stampa del cd.
E'un iter che io conosco piuttosto bene, in quanto "Verdi in Jazz" è il 21esimo disco a mio nome (in 13 anni!!), quindi conosco i tempi di realizzazione, mixaggi vari, foto, copertine SIAE e quant'altro.
Eppure ogni volta so anche che sarà una corsa, una corsa contro il tempo, perchè poi si avvicinano le Feste natalizie e fa piacere avere il cd fuori.
Ed io, e tutti noi, ce la metteremo tutta per cercare di rispettare questa tabella di marcia, ovviamente facendo come faceva Pantani per riuscire a scalare quelle montagne così dure a quei ritmi.......una pedalata per volta!!
Quindi, per ora, priorità assoluta alla musica per noi musicisti. Altre persone sono già al lavoro per ottenere il meglio per la produzione fisica del cd, copertine, interni, traduzioni ecc.
Voglio il meglio da questo cd, ci aspettano 3 anni in cui Verdi potrà essere al massimo dell'attenzione dei media, il 2011 è l'Unità d'Italia ed il 2013 il bicentenario della nascita.
Credo proprio, quindi, che se lavoriamo e seminiamo bene possiamo veramente raccogliere bene.....FORZA RAGAZZI!!!!
Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"......
domenica 5 settembre 2010
Fervono i preparativi per il disco "VERDI IN JAZZ"!!!
Sono rientrato solo da alcuni giorni dai miei tour estivi e già, approfittando dell'attimo di calma che settembre quasi sempre si porta con sè, mi sono ributtato al lavoro con la grande motivazione di finire il mio progetto "Verdi in Jazz".
Come molti sanno, questo è un progetto con cui quest'estate ho già fatto diversi concerti per cui si potrebbe pensare che fosse già concluso.....manco per idea!!
Innanzitutto mi mancava un brano o due, tra l'altro tra i miei preferiti di Giuseppe Verdi, nell'economia del repertorio, da riarrangiare in chiave jazz e su cui, visti gli imminenti concerti estivi, non avevo potuto ancora lavorare.
Inoltre, e qui Ti dò la news, a metà ottobre sono più che mai deciso ad entrare in studio per registrare tutto il repertorio.
Proprio oggi ho fatto una lunga chiacchierata col M°Iannitti della Corale Puccini Grosseto per accordarci su alcuni punti e fissare le ultime prove che ci separano dalla suddetta data.
Ovvio che la cosa potrebbe slittare o essere addirittura anticipata, dipende da tanti fattori, anche extramusicali, ossia disponibilità dello studio, del pianoforte, costi vari, ecc.
Insomma, è iniziato il conto alla rovescia per "Verdi in Jazz" che, tra non molto, potrebbe essere annoverato come il 4°lavoro di fusione della Classica e Lirica con il Jazz da parte mia, dopo "Puccini jazz", "Vivaldi jazz le 4 stagioni" e "Chopin in jazz".
E per me questo vuol dire essere il primo pianista italiano ad aver fatto un percorso del genere ed in solo 3 anni.
Ti terrò aggiornato sugli sviluppi artistici e logistici di questo lavoro, non manche rò di farTi avere news in tempo reale sulle evoluzioni.
Ovviamente su questo stesso blog. Mi raccomando, seguimi!!
Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".......
Come molti sanno, questo è un progetto con cui quest'estate ho già fatto diversi concerti per cui si potrebbe pensare che fosse già concluso.....manco per idea!!
Innanzitutto mi mancava un brano o due, tra l'altro tra i miei preferiti di Giuseppe Verdi, nell'economia del repertorio, da riarrangiare in chiave jazz e su cui, visti gli imminenti concerti estivi, non avevo potuto ancora lavorare.
Inoltre, e qui Ti dò la news, a metà ottobre sono più che mai deciso ad entrare in studio per registrare tutto il repertorio.
Proprio oggi ho fatto una lunga chiacchierata col M°Iannitti della Corale Puccini Grosseto per accordarci su alcuni punti e fissare le ultime prove che ci separano dalla suddetta data.
Ovvio che la cosa potrebbe slittare o essere addirittura anticipata, dipende da tanti fattori, anche extramusicali, ossia disponibilità dello studio, del pianoforte, costi vari, ecc.
Insomma, è iniziato il conto alla rovescia per "Verdi in Jazz" che, tra non molto, potrebbe essere annoverato come il 4°lavoro di fusione della Classica e Lirica con il Jazz da parte mia, dopo "Puccini jazz", "Vivaldi jazz le 4 stagioni" e "Chopin in jazz".
E per me questo vuol dire essere il primo pianista italiano ad aver fatto un percorso del genere ed in solo 3 anni.
Ti terrò aggiornato sugli sviluppi artistici e logistici di questo lavoro, non manche rò di farTi avere news in tempo reale sulle evoluzioni.
Ovviamente su questo stesso blog. Mi raccomando, seguimi!!
Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".......
venerdì 3 settembre 2010
...Di ritorno dal concerto con Tullio de Piscopo!!!
Stasera Ti parlo del concerto che ho fatto alcuni giorni fa con Tullio de Piscopo a Siena.
La formazione era di 4etto, con Mattia Cigalini al sax, grandissimo talento, ed il grande "Lucky"Luciano Milanese al contrabbasso oltre che, naturalmente, il mitico Tullio alla batteria.
Il Festival era "Jazz Divino" di Casole d'Elsa, a pochi km da Siena.
Era la prima volta che suonavo con lui, ed ero molto curioso di vedere se tra noi ci sarebbe stato feeling, se sarebbe scattato qualcosa.
Vedi, molto spesso due musicisti possono essere all'altezza dal punto di vista professionale, ma tra loro magari non scatta niente.
Invece con de Piscopo è scattata una energia pazzesca!!!
Ti dò solo un dato per capire: a fine concerto tutti noi del 4etto avremmo potuto suonare un' altra volta colla stessa energia tanto eravamo carichi.
E questo, permetti che Te lo dica, succede solo quando c'è un grande scambio di energia. Come, al contrario, quando questo scmbio non c'è puoi correre il rischio di finire il concerto esausto.
Credo che il merito sia di tutti, certo che Tullio de Piscopo è un vero treno della batteria... certo, conoscevo la sua musica come tutti, ma "provarlo" di persona è altra cosa........
La cosa che più mi ha colpito, come si parlava con Milanese, è il fatto che con lui l'energia è sempre al massimo e questo non ti permette quasi mai di pensare.
Finisci per tirare così fuori tutto l'istinto più bestiale, passatemi il termine, e questo al musicista fa bene. A me lo ha insegnato Luciano proprio prima del concerto e lo ringrazio tantissimo per questa imbeccata al volo che mi ha dato il "la" giusto per affrontare la serata....
Una nota di merito a questo prodigioso ragazzo ventenne Mattia Cigalini, un vero talento e virtuoso del sax. Vorrei però farTi notare che Mattia non è solo questo, è molto di più: è un ragazzo puro dentro, con grande sensibilità ed umanità, io me ne sono accorto da piccolissimi dettagli, dettagli che possono passare inosservati ma che io ho visto bene.
Inoltre tra me e lui è scattata una grandissima complicità, che è quella parola magica che vuol dire: mi piaci come persona, mi piaci come artista, divertiamoci a far musica insieme! Ti par poco?
Un'ultima nota per Luciano Milanese, che consideravo un grande bassista di un certo tipo di musica ed ancora una volta mi limitavo e sbagliavo: Luciano può suonare tutto, anche il funky, e con passione oltre che bravura.
Inoltre con lui "mi sono messo le pantofole" fin dalle prime note....e guarda che a volte, con certi bassisti anche bravi, Ti sembra di portare delle scarpe strettissime.......
ciao
Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".....
La formazione era di 4etto, con Mattia Cigalini al sax, grandissimo talento, ed il grande "Lucky"Luciano Milanese al contrabbasso oltre che, naturalmente, il mitico Tullio alla batteria.
Il Festival era "Jazz Divino" di Casole d'Elsa, a pochi km da Siena.
Era la prima volta che suonavo con lui, ed ero molto curioso di vedere se tra noi ci sarebbe stato feeling, se sarebbe scattato qualcosa.
Vedi, molto spesso due musicisti possono essere all'altezza dal punto di vista professionale, ma tra loro magari non scatta niente.
Invece con de Piscopo è scattata una energia pazzesca!!!
Ti dò solo un dato per capire: a fine concerto tutti noi del 4etto avremmo potuto suonare un' altra volta colla stessa energia tanto eravamo carichi.
E questo, permetti che Te lo dica, succede solo quando c'è un grande scambio di energia. Come, al contrario, quando questo scmbio non c'è puoi correre il rischio di finire il concerto esausto.
Credo che il merito sia di tutti, certo che Tullio de Piscopo è un vero treno della batteria... certo, conoscevo la sua musica come tutti, ma "provarlo" di persona è altra cosa........
La cosa che più mi ha colpito, come si parlava con Milanese, è il fatto che con lui l'energia è sempre al massimo e questo non ti permette quasi mai di pensare.
Finisci per tirare così fuori tutto l'istinto più bestiale, passatemi il termine, e questo al musicista fa bene. A me lo ha insegnato Luciano proprio prima del concerto e lo ringrazio tantissimo per questa imbeccata al volo che mi ha dato il "la" giusto per affrontare la serata....
Una nota di merito a questo prodigioso ragazzo ventenne Mattia Cigalini, un vero talento e virtuoso del sax. Vorrei però farTi notare che Mattia non è solo questo, è molto di più: è un ragazzo puro dentro, con grande sensibilità ed umanità, io me ne sono accorto da piccolissimi dettagli, dettagli che possono passare inosservati ma che io ho visto bene.
Inoltre tra me e lui è scattata una grandissima complicità, che è quella parola magica che vuol dire: mi piaci come persona, mi piaci come artista, divertiamoci a far musica insieme! Ti par poco?
Un'ultima nota per Luciano Milanese, che consideravo un grande bassista di un certo tipo di musica ed ancora una volta mi limitavo e sbagliavo: Luciano può suonare tutto, anche il funky, e con passione oltre che bravura.
Inoltre con lui "mi sono messo le pantofole" fin dalle prime note....e guarda che a volte, con certi bassisti anche bravi, Ti sembra di portare delle scarpe strettissime.......
ciao
Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".....
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