martedì 17 agosto 2010

"Chopin in Jazz" chiude il Festival "JAZZ AL FORTE", domenica 22 agosto!!

Domenica prossima 22 agosto ore 21.30 avrò il piacere e l'onore di chiudere il Festival "Jazz al Forte" con il mio "Chopin in jazz" a Villa Bertelli di Forte dei Marmi, di cui sono il direttore artistico.

La rassegna, che ha visto nomi importanti come Danilo Rea, paolo Fresu, Tullio de Piscopo, Donna McEnroe, i fratelli Deidda e altri, è stata seguitissima nella bellissima cornice della villa e nel bel palco del Palazzo Mediceo di Seravezza.

Domenica quindi porterò la mia fusione della Classica con il Jazz anche al Forte, dopo che da novembre scorso lo sto portando in giro un pò in tutta Italia.

E'un lavora che mi ha appassionato molto e che ancora mi appassiona tanto: una specie di ricerca stilistica continua che mi porta, di mese in mese, a suonare Chopin in modo diverso.

E Chopin, se tanto mi da tanto, mi sa che me lo porterò dietro per anni, quindi spero di poter imparare ancora tante tante cose......

Vedete, è molto diverso riarrangiare la Lirica, Verdi o Puccini ad esempio, in chiave jazz, per certi aspetti è molto più semplice: mi perdoneranno gli appassionati di Lirica se dico ciò, ma in fondo l'"aria" d'Opera è già una canzone, o quantomeno ne ha già la forma.

Da lì il passo è breve a farne uno standard, basta riarmonizzare coi criteri del Jazz e porvi sopra un ritmo ipnotico ed il gioco è fatto. Puccini e gli standards di Jazz sono meno lontani di quanto sembra.

Diverso invece affrontare il repertorio di musica classica, perchè il punto nel fonderla col Jazz è proprio questo: la forma!

In questo caso la forma canzone non c'è più, il brano si snoda in una sequenza di sezioni che complicano la forma in modo difficile da sintetizzare.

Ed è qui la grande sfida, sia compositiva che di arrangiamento in fase di impostazione del progetto: renderlo accessibile....

E poi, come dicevo, il "live", dove ogni volta cambio in diretta le forme, vi assicuro che in certi momenti è rischiosissimo, sembra di camminare davvero sul filo....

Vi aspetto dunque domenica 22 per assistere a "Chopin in Jazz", e magari venire a vedere a che punto sono i miei giochi di prestigio (per nascondere e far riapparire il tema!) ed il mio equilibrismo sulla corda......Preparate i rulli di tamburi!!!!

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"..........

sabato 14 agosto 2010

Danilo Rea, Riccardo Arrighini e Stefano Bollani ad "ANFITEATRO MUSIC FESTIVAL"!!!

Domenica scorsa, 8 agosto, nella magica e straordinaria piazza Anfiteatro a Lucca ho avuto il piacere e l'onore di dividere il palco con Danilo Rea.

Eravamo entrambi ospiti della rassegna "Anfiteatro Music Festival" organizzata dal mitico Andrea Colombini e che ospiterà anche Stefano Bollani il 19 agosto.

Come ho detto anche al microfono mentre presentavo, ero solo un ragazzino che già leggevo il nome di Danilo sulle riviste italiane di musica ed il suo nome dappertutto ci fossero musicisti di levatura professionistica.

Ci siamo poi incontrati un sacco di volte nei festivals, soprattutto a Umbria Jazz (o nelle edizioni internazionali di Umbria Jazz) quindi ci conosciamo bene, sia umanamente che artisticamente.

Ci stimiamo tanto, pur essendo molto diversi abbiamo dei lati in comune per cui andiamo molto d'accordo e la pensiamo in modo simile.

E poi l'aver fatto viaggi importanti nel mondo in qualche modo ti da'un legame affettivo e di stima. Pensa che ci siamo fatti "Umbria Jazz in Melbourne" , Australia '05 ( dove facemmo 2 piano solo!),"Tudo è jazz"Brasile'06 e il "Birdland" di New York'06 e '07 oltre a vari Umbria Jazz '06,'07 e '08 ed Ischia Piano e Jazz '08!!!

Poter condividere quindi il palcoscenico con un mio mito giovanile ed uno dei più bravi pianisti a livello internazionale mi è sembrata la realizzazione di uno di questi sogni di ragazzo.

Ed ancora una volta è venuta fuori tutta l'esperienza e lo spessore di un grandissimo musicista dal quale ho veramente imparato moltissimo. Danilo riesce ad essere quanto mai coinvolgente ed appassionante col suo stile ormai inimitabile che passa dal jazz al pop a tratti atonali.

Abbiamo suonato entrambi repertorio di Puccini, ognuno nel suo modo e ognuno col suo riarrangiamento. Lui infatti ha inciso alcuni anni fa "Lirico" in piano solo con vari autori d'Opera ed io ho inciso "Puccini Jazz", anch'io in piano solo, del 2008 con 2 cd, piano solo e orchestra.

Ci ritrovavamo quidi decisamente su terreno comune....

Ed alla fine abbiamo "duellato" su un blues a 4 mani dove mi sono lanciato in una improvvisazione focosa con sotto un intenso "groove"di Danilo.

Molti complimenti alla fine del pubblico per una serata per me molto, molto importante e che mi dà grande stimolo a continuare sempre più motivato il mio percorso iniziato alcuni anni fa, cioè la fusione della Classica e Lirica con il Jazz".

Un grazie doveroso all'amico Andrea Colombini che, attivissimo come sempre, riesce a portare in Versilia e in tutta la Lucchesia musica di cultura, Classica, Jazz e molto altro, e lo fa con grande gusto.

Alla prossima,

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".........

giovedì 12 agosto 2010

Due concerti con Paolo Fresu: c'è sempre (e tanto) da imparare....

Mercoledì e giovedì scorso ho fatto la bellissima esperienza di suonare in duo con Paolo Fresu.

Mi sono arricchito moltissimo, Ti potrà sembrare retorica, ma Ti assicuro che è la verità. Abbiamo suonato e ci siamo divertiti, abbiamo rischiato e ci siam divertiti, abbiamo sbagliato e ci siamo divertiti pure.

Lui sapeva che sto da tempo lavorando sull'Opera, Puccini e Verdi in chiave jazz, e abbiamo deciso di farlo anche in duo. Oltre a qualche standard americano, canti sardi e bretoni, ti lascio immaginare che atmosfere.....

Paolo è un grande del jazz italiano, unico nel suo genere, con un carisma tutto suo e molto molto semplice.

Attenzione, non ho detto umile, l'umiltà è un concetto molto "italico"che non condivido: per me la persona umile è una persona che ha bassa autostima e si declassa nel confronto con gli altri.

Diverso è essere semplici, si può avere grande autostima ma essere semplici, naturali, che non si ha paura a mettersi a nudo, cosa che dovrebbe essere la cosa più semplice e spesso invece è la più complicata, specie per un artista.

perchè l'artista è a volte imprigionato nel suo stesso ego, condizione che non permette di esprimersi appieno.

Fresu è uno di questi artisti: avevo sempre pensato (o sospettato) che certi grandi avessero un non so che di speciale, ma adesso, dopo 2 concerti assieme in duo e 2 giorni passati a chiacchierare ed a vivere fianco a fianco, credo di capire....

Cosa ho fatto io? niente di particolare....ho cercato di assorbire, imparare tutto quello che potevo, Risultato? Un mare di informazioni e di spunti che, piano piano sto rimettendo in ordine.

E soprattutto un pò di nostalgia, salutandoci gliel'ho perfino detto, mi mancherai.....Sono il solito imbecille romantico!

Comunque vedete, io credo fermamente nella teoria del modellamento, me lo sta insegnando il mio coach Giancarlo Fornei: modellarsi, non copiare.

Copiare significa fare esattamente ciò che fa un'altra persona in toto.
Modellarsi significa prendere una parte di quella persona che ti piace molto e cercare di farla tua in modo conscio, ma permettendo poi alla tua parte inconscia di fare il resto.

In una parola, poi lo ributti fuori a modo tuo......

E da Paolo ho imparato più che da mille lezioni.

E anche questo gliel'ho detto, proprio all'aeroporto, salutandoci......

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".......

mercoledì 11 agosto 2010

Alla Versiliana domani sera il duo Arrighini- Tofanelli!!!!

Alla Versiliana di Marina di Pietrasanta,nello spazio Gran Caffè, potrai assistere al concerto dei Maestri Riccardo Arrighini e Andrea Tofanelli!!

Ci siamo diplomati insieme al Conservatorio Boccherini di Lucca più di 20 anni fa e ciascuno di noi due ha poi preso strade diverse.

Di tanto in tanto ci incontravamoai Festivals e lì ci raccontavamo ed aggiornavamo.

La Fondazione Puccini di Torre del Lago ci ha fatti rincontrare musicalmente in occasione della conferenza stampa per la presentazione del "Dean Benedetti 2010" che si svolgerà i primi di settembre nell'auditorium del Gran Teatro Puccini a Torre del Lago e che avrà come direttore artistico proprio Andrea.

In quell'occasione ero invitato e suonammo uno standard di jazz, Autumn Leaves, ed un brano di Puccini, "E lucevan le stelle", il tutto per una ventina di minuti di musica in duo.

E credo di poter dire che abbiamo subito messo il turbo, dimostrando che la nostra passione era comune e travolgente e che ha coinvolto tantissimo il pubblico presente, il quale ci ha subito dato conferma della cosa con feedback entusiastici.

Ed eccoci qua dunque, a 2 mesi di distanza domani ci cimenteremo nel nostro primo concerto, non vedo l'ora di essere sul palco con Andrea, so già che sarà un grande concerto.

Suoneremo brani di Giacomo Puccini, di Giuseppe Verdi, degli originali e qualche standards italiano ed americano.

Non penso però, badate bene, al risultato, bensì all'impegno e passione che entrambi metteremo e questo per me è già sufficiente perchè per me la passione fa sempre la differenza.

E poi lasciatemi dire, ci ha riunito in fondo quel Puccini e la Fondazione che fanno da "trait d'union" per due come noi nati e cresciuti nella zona.

Che, come dice Andrea, hanno tanti motivi culturali, paesaggistici, culinari, emotivi, climatici e molto altro per ridere e piangere ed in fondo il buon Giacomo amava dire che a teatro vi si reca per ridere o piangere.

Vedremo...........

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"..........

martedì 3 agosto 2010

"Paolo Fresu-Riccardo Arrighini Duo" è il titolo del concerto che vedrà il sottoscritto ed il trombettista sardo domani sera a Forte dei Marmi, villa Bertelli ore 21.30, nell'ambito della rassegna "JAZZ IN VERSILIA".

Per me sarà un'esperienza nuova, visto che con Paolo non ho mai suonato in concerto, tranne alcune sporadiche occasioni in orchestra o in "jam.session"occasionali.

Ed è con l'impegnativa ma quanto mai stimolante formula del duo che "inaugurerò" un appuntamento per me atteso da anni.

Per l'occasione suoneremo alcune cose tratte dall'Opera pucciniana e verdiana, alcuni brani originali di entrambi e qualche standards.

Già qualche anno fa, nel 2007, allorchè spedii a Paolo il mio cd "Cambio di Marcia" che gli piacque molto, pensammo di fare un concerto di lì a breve.

Poi la cosa non potè realizzarsi per problemi vari, ed abbiamo desistito, con la promessa di rimediare alla prima occasione.

Che si è presentata quest'anno per 2 volte: dopodomani infatti replicheremo il concerto a Casole d'Elsa (SI) nell'ambito della rassegna "Jazz Divino" nella splendida campagna senese.

Ero ancora un ragazzino quando leggevo sulle riviste musicali di questo trombettista giovane e promettente che già aveva scalato la faticosa montagna della notorietà nazionale del jazz.

Ricordo che ammiravo questo ragazzo, la sua sicurezza e carisma, ed il fraseggio chiaro e lirico. All'epoca ne sapevo poco o niente di jazz, ma ricordo che mi colpì molto.

In seguito, avvicinandomi sempre più al jazz prima da studente poi da professionista, ho seguito più da vicino l'evolversi della brillantissima carriera di Paolo, che pian piano è cresciuta sempre più.

Fresu adesso è uno dei musicisti più attivi del mondo, suona ovunque e sempre con grandissimi musicisti e la mia stima professionale ed umana per lui è cresciuta proporzionalmente al suo successo.

Vi confesso quindi con tutta franchezza che sono molto molto emozionato all'idea di dividere il palco con lui, per me è come realizzare un sogno giovanile e che mi posi come traguardo quando lo vidi su quelle riviste.

A domani, dunque, Vi aspetto numerosi!!!

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".........