caro amico,
alla fine di ottobre entrerò in studio per registrare il progetto "Verdi in Jazz" in piano solo, anche se ho convocato due ospiti d'eccezione: Andrea Tofanelli alla tromba e Mattia Cigalini al sax che eseguiranno 2 brani.
Si tratta di un lavoro piuttosto complesso, che ha richiesto molto tempo di "incubazione" prima di essere pronto e maturo per la registrazione.
Io stesso ho dovuto ritornare più volte sugli arrangiamenti perchè non soddisfatto e per adattare il tutto al piano solo.
Come sanno bene gli addetti ai lavori la musica di Verdi è armonicamente molto molto semplice e, in teoria, mal si presterebbe a riarmonizzazioni jazzistiche.
A contrario di Puccini che, pochi decenni più tardi, avrebbe stravolto ed innovato tutti i canoni estetici dell'armonia dell'epoca, fino a sfiorare quella del jazz, che egli stesso conobbe nel suo viaggio negli States.
Ma come ho scritto più volte l'Opera è la madre della moderna canzone e come tale alla fine è assolutamente riconducibile agli "standards", anch'essi alla fine canzoni su cui improvvisare.
E stavolta ho dovuto ricorrere a tutta la mia fantasia e conoscenze musicali anche al di fuori del jazz per riarrangiare questo grande compositore in modo, spero, fresco e moderno.
Così il 29 ottobre prossimo entro in studio a Livorno dal mitico Alessione Barbieri della Spazi Sonori, uno dei fonici più bravi d'Italia, e io ne ho "provati" diversi tra i bravi e quotati.
Insieme a questo disco ne registrerò un altro, sempre in piano solo, dal titolo "Arrighini suona i Grandi Maestri della Classica vol.1", il tutto per 2-3 giorni circa di registrazione.
Tra qualche giorno scriverò un altro post dove Ti dirò come ho deciso di organizzare i tempi, la scaletta, le modalità di registrazione, i miei vizietti scaramantici, ecc....
Alla prox, dunque, Ti aspetto su questo stesso blog.
ciao
Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e lirica con il Jazz"......
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