Domenica scorsa, 8 agosto, nella magica e straordinaria piazza Anfiteatro a Lucca ho avuto il piacere e l'onore di dividere il palco con Danilo Rea.
Eravamo entrambi ospiti della rassegna "Anfiteatro Music Festival" organizzata dal mitico Andrea Colombini e che ospiterà anche Stefano Bollani il 19 agosto.
Come ho detto anche al microfono mentre presentavo, ero solo un ragazzino che già leggevo il nome di Danilo sulle riviste italiane di musica ed il suo nome dappertutto ci fossero musicisti di levatura professionistica.
Ci siamo poi incontrati un sacco di volte nei festivals, soprattutto a Umbria Jazz (o nelle edizioni internazionali di Umbria Jazz) quindi ci conosciamo bene, sia umanamente che artisticamente.
Ci stimiamo tanto, pur essendo molto diversi abbiamo dei lati in comune per cui andiamo molto d'accordo e la pensiamo in modo simile.
E poi l'aver fatto viaggi importanti nel mondo in qualche modo ti da'un legame affettivo e di stima. Pensa che ci siamo fatti "Umbria Jazz in Melbourne" , Australia '05 ( dove facemmo 2 piano solo!),"Tudo è jazz"Brasile'06 e il "Birdland" di New York'06 e '07 oltre a vari Umbria Jazz '06,'07 e '08 ed Ischia Piano e Jazz '08!!!
Poter condividere quindi il palcoscenico con un mio mito giovanile ed uno dei più bravi pianisti a livello internazionale mi è sembrata la realizzazione di uno di questi sogni di ragazzo.
Ed ancora una volta è venuta fuori tutta l'esperienza e lo spessore di un grandissimo musicista dal quale ho veramente imparato moltissimo. Danilo riesce ad essere quanto mai coinvolgente ed appassionante col suo stile ormai inimitabile che passa dal jazz al pop a tratti atonali.
Abbiamo suonato entrambi repertorio di Puccini, ognuno nel suo modo e ognuno col suo riarrangiamento. Lui infatti ha inciso alcuni anni fa "Lirico" in piano solo con vari autori d'Opera ed io ho inciso "Puccini Jazz", anch'io in piano solo, del 2008 con 2 cd, piano solo e orchestra.
Ci ritrovavamo quidi decisamente su terreno comune....
Ed alla fine abbiamo "duellato" su un blues a 4 mani dove mi sono lanciato in una improvvisazione focosa con sotto un intenso "groove"di Danilo.
Molti complimenti alla fine del pubblico per una serata per me molto, molto importante e che mi dà grande stimolo a continuare sempre più motivato il mio percorso iniziato alcuni anni fa, cioè la fusione della Classica e Lirica con il Jazz".
Un grazie doveroso all'amico Andrea Colombini che, attivissimo come sempre, riesce a portare in Versilia e in tutta la Lucchesia musica di cultura, Classica, Jazz e molto altro, e lo fa con grande gusto.
Alla prossima,
Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".........
Nessun commento:
Posta un commento