domenica 6 giugno 2010


Fantastica serata ieri ad Arena metato (PI) nella splendida cornice dell'auditorium della villa Di Martino dove, con la "Corale Puccini Grosseto" diretta dal M°Iannitti Piromallo, 43 elementi, ho dato il via al mio nuovissimo lavoro "Verdi in Jazz".

Tutto esaurito nell'auditorium, addirittura diversa gente è rimasta in piedi tutto il tempo, unica nota stonata il caldo opprimente con cui abbiamo dovuto convivere, addirittura il coro era quasi stipato, come si può notare dalle foto.

Oggi io e mia moglie Stefania ci siamo presi un pomeriggio di relax e sul letto con calma ci siamo riguardati il concerto che avevo debitamente filmato.

Non Ti nascondo che per me stesso era un pò una novità, riguardarmi dopo la prima, come se fossi stato uno spettatore....d'ora innanzi lo farò sempre, si impara tantissimo.

Soprattutto ti godi l'emozione perchè non sei dentro a doverti occupare di un numero infinito di cose che spesso ti preclude l'insieme della musica.

E così, fin dalle prime note, Ti devo confessare che sono stato molto contento del risultato sonoro: anche qui una nota stonata, il piano nella registrazione troppo alto! Purtroppo al soundcheck non era così evidente, si vede che la gente ha amplificato questo disequilibrio.

Comunque per il resto direi una grande prima, il M°Iannitti super galvanizzato ha trascinato la Corale in modo perfetto e puntuale in ogni passaggio, concentratissimo.

La Corale, da par suo, è riuscita a rendere almeno un 20% in più rispetto alle prove e non ha sbagliato nulla.

Una nota anche per Luana, la soprano-solista del gruppo, che ha cantato benissimo il suo assolo in "Noi siamo zingarelle".

Nel repertorio inoltre: "Libiam nei lieti calici", "Marcia trionfale dell'Aida", "Va pensiero sull'ali dorate", "Vedi le fosche notturne", "Sempre libera d'eggio", "Amami Alfredo", " La donna è mobile" e "Bella figlia dell'amore".

Veramente esaltante questo lavoro, che considero uno dei miei più riusciti perchè riesce ad unire alcuni aspetti per me fondamentali, ossia qualità con novità e popolarità.

Io non amo più quei lavori che ce li capiamo solo da noi addetti ai lavori ed obblighiamo chi paga il biglietto a chiedersi se è cretino o ignorante o cos'altro. Io voglio che la Cultura riemerga, ma che non sia preda solo di "caste", siano esse gli snobismi dei ceti altolocati ed ingioiellati della Scala, come certi snobismi di cultura da intellettualismo da quattro soldi.

La grande Musica, queste barriere da parrocchia, non se le merita

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".........

1 commento:

  1. Grazie Riccardo! Hai per caso una foto dove ci sia anch'io?
    Francesco Iannitti

    RispondiElimina