Venerdì scorso, 12 febbraio 2010, sono stato a Roma ospite in diretta della trasmissione "La stanza della musica" di Radio 3 Suite.
Ho già abbondantemente raccontato l'esperienza in un articolo del mio blog "Classica e Lirica in Jazz", soprattutto ho fatto un reportage cronologico della giornata.
Stasera mi voglio invece soffermare sul tema di Verdi, in quell'occasione.
E'stata la mia prima uscita ufficiale su un brano di Verdi, per lo meno in piano solo, e devo dire con una certa emozione....
Stefano Roffi, colui che mi ha invitato nel programma, già qualche giorno prima al telefono mi aveva esortato a rendere la scaletta della mia musica più varia possibile.
In un secondo momento mi ha addirittura suggerito il tipo di scaletta più funzionale al programma, dall'alto della sua riconosciuta esperienza.
Cosa che io ovviamente ho seguito, essendo per me la prima volta in diretta nazionale di una trasmissione di tale livello!!
Stefano mi ha infatti chiesto di rendere i brani più corti e fluidi possibili e di cercare di enfatizzare tutti gli autori su cui avevo lavorato da quando ho intrapreso il mio viaggio attraverso la "fusione della Classica e Lirica con il Jazz", ossia Puccini, Vivaldi, Chopin e anche Verdi, che lancerò la prossima primavera già con i primi concerti.
A dire il vero su "Verdi in Jazz" sto lavorando da un pò ma non sul piano solo, cosicchè mi è toccato fare un pò le corse per mettere in piedi uno dei brani in modo tale da poter fare una discreta figura anche alla prima. E che prima....
Ed infatti me lo sono lasciato per ultimo........
Dopo aver suonato gli autori sopra descritti mi sono lanciato in una esecuzione del "Libiamo" abbastanza veloce ed inedita, con inizio arrembante, tema fluido con vari cambi di tonalità e cambi di ritmo vari, fino ad arrivare all'improvvisazione, ponte per il finale poco drammatico e finalone swing con accenno di cadenza blues!
Insomma, il battesimo del fuoco è stato fatto anche per il 4°autore, ora non resta che proseguire col lavoro in modo da portare una decina di brani ad esecuzione entro 2-3 mesi.
Di sicuro, come dico sempre, fa più una esecuzione live in tensione che cento prove a casa in relax, per testare i progetti e capire che direzione prendere.
La cosa che ho capito da non molto, invece, è che con i progetti bisogna uscire prima possibile e testarli, poi aggiustare in corso d'opera e durante il percorso, tenendo conto degli ovvi ostacoli che si presentano ul tuo cammino.
Il problema che avevo, e che hanno molti artisti, è il troppo perfezionismo con cui finisci per non uscire mai ed arrivare sempre dopo gli altri. Certo, così finisci per avere un altro problema: sbagli e gli altri sono subito pronti a giudicarti................
Riccardo Arrighini
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz".........
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