Tra poche ore suonerò nell'esclusiva cornice del bagno Zara, sulla Terrazza della repubblica, la zona "in" della città di Viareggio, dove sono nato e cresciuto.
Dopo "Vivaldi Jazz le 4 stagioni" con la mia "Young Band" dell'anno scorso ritorno nello stesso palco, stavolta con un tributo a Michel Petrucciani.
Gianni Pontigia, il proprietario del bagno, è un grande appassionato del grande pianista francese scomparso nel 1999 e anche mio accreditato fan da sempre.
In effetti nel "lontano" 2004 uscii con "Concerto per Petrucciani", album doppio live Philology che uscì a nome di Francesco Cafiso, con cui all'epoca suonavo in pianta stabile, e mio.
Fu un progetto che curai molto perchè Michel è stato per me un grande amore, un faro, un modello jazzistico e compositivo oltre che una grande passione, seguivo tutti i suoi concerti in Italia, anche molto lontani.
E vederlo suonare dal vivo è un'esperienza che non ho più ripetuto con altri musicisti, seppur grandi.
Vedete, ci sono musicisti grandi dal punto di vista intellettuale, cioè che hanno detto cose di grande importanza dal punto di vista stilistico, e a volte di importante innovazione, ma che rimangono freddi e destinati quindi ad orecchie sopraffine e non al grande pubblico.
Poi ci sono quelli che hanno dato tutta la loro passione sullo strumento e che dal vivo riuscivano a farti provare emozioni incredibili ad un pubblico vasto ed eterogeneo, e Petrucciani era uno di questi.
Tanti lo accusavano di non essere un caposcuola ( come se per essere caposcuola bisognasse dire chissacchè...) per me un'artista deve saper fare essenzialmente 2 cose: emozionare ed essere riconoscibile!
E Michel in questo era il più bravo di tutti, lo riconosci dopo 2 note ed in quanto ad emozione.....
Comunque io propendo per la passione da sempre, per me fa sempre la differenza tra due artisti e per me la farà sempre, checchè se ne dica.
Tornando alla serata, domani per la prima volta dopo 6 anni risuonerò tutti i temi del disco che nel 2005 ottenne un grande piazzamento nella classifica del prestigioso mensile americano "Downbeat", con 5 stelle.
E quindi temi come "Home", "Brazilian like", "Estate", "Pasolini", "Clohe meets gershwin", "Why" e molte altre.....
Ti aspetto dunque, per una serata esclusiva e in una cornice di grande eleganza per questo mio concerto in piano solo, dove per una volta "rinuncio" al repertorio di fusione della Classica e Lirica con il Jazz a vantaggio di un repertorio di grandi composizioni di un grandissimo pianista.
A domani,Ti aspetto!!!
Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"......
Dopo "Vivaldi Jazz le 4 stagioni" con la mia "Young Band" dell'anno scorso ritorno nello stesso palco, stavolta con un tributo a Michel Petrucciani.
Gianni Pontigia, il proprietario del bagno, è un grande appassionato del grande pianista francese scomparso nel 1999 e anche mio accreditato fan da sempre.
In effetti nel "lontano" 2004 uscii con "Concerto per Petrucciani", album doppio live Philology che uscì a nome di Francesco Cafiso, con cui all'epoca suonavo in pianta stabile, e mio.
Fu un progetto che curai molto perchè Michel è stato per me un grande amore, un faro, un modello jazzistico e compositivo oltre che una grande passione, seguivo tutti i suoi concerti in Italia, anche molto lontani.
E vederlo suonare dal vivo è un'esperienza che non ho più ripetuto con altri musicisti, seppur grandi.
Vedete, ci sono musicisti grandi dal punto di vista intellettuale, cioè che hanno detto cose di grande importanza dal punto di vista stilistico, e a volte di importante innovazione, ma che rimangono freddi e destinati quindi ad orecchie sopraffine e non al grande pubblico.
Poi ci sono quelli che hanno dato tutta la loro passione sullo strumento e che dal vivo riuscivano a farti provare emozioni incredibili ad un pubblico vasto ed eterogeneo, e Petrucciani era uno di questi.
Tanti lo accusavano di non essere un caposcuola ( come se per essere caposcuola bisognasse dire chissacchè...) per me un'artista deve saper fare essenzialmente 2 cose: emozionare ed essere riconoscibile!
E Michel in questo era il più bravo di tutti, lo riconosci dopo 2 note ed in quanto ad emozione.....
Comunque io propendo per la passione da sempre, per me fa sempre la differenza tra due artisti e per me la farà sempre, checchè se ne dica.
Tornando alla serata, domani per la prima volta dopo 6 anni risuonerò tutti i temi del disco che nel 2005 ottenne un grande piazzamento nella classifica del prestigioso mensile americano "Downbeat", con 5 stelle.
E quindi temi come "Home", "Brazilian like", "Estate", "Pasolini", "Clohe meets gershwin", "Why" e molte altre.....
Ti aspetto dunque, per una serata esclusiva e in una cornice di grande eleganza per questo mio concerto in piano solo, dove per una volta "rinuncio" al repertorio di fusione della Classica e Lirica con il Jazz a vantaggio di un repertorio di grandi composizioni di un grandissimo pianista.
A domani,Ti aspetto!!!
Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"......
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