giovedì 18 novembre 2010

Il pianista che ha rivisitato Classica e Lirica col Jazz domani a Spoleto...

Rivisitazione dei Grandi Classici in Jazz domani a Spoleto

salve,

domani sera 19 novembre sarò a Spoleto in piano solo, occasione in cui presenterò "I Grandi Maestri della Classica", una carrellata di "hits" dei nostri grandi compositori, ovviamente da me rivisitati in chiave Jazz, che presenterò al Palazzo Pianciani nell'ambito della serata "Arte e Musica".

Sono ansioso di vedere cosa avrà preparato per me il mio amico Marco Agujari, bravissimo organizzatore di eventi musicali e non, e che ha ideato e organizzato per me questo appuntamento.

Spoleto è famosa ovviamente per il "Festival dei due Mondi" e so che ad attendermi in platea ci saranno personalità importanti e, spero, anche qualcuno del settore.

Sono curioso di vedere come reagirà un pubblico appassionato della Classica e Lirica, e con tale tradizione nelle orecchie, nel sentire le mie rivisitazioni in chiave jazz di grandi temi classici famosi.

In genere nel pubblico, quello che viene a vedere me, gli addetti ai lavori non sono mai la maggior parte, anzi sono pochi....vengono per lo più persone che hanno voglia e curiosità di ascoltare temi famosi rifatti in modo meno "casto".....

E spesso rimangono molto soddisfatti nel riconoscere le melodie dei grandi compositori rivisitate con ritmo, riarmonizzazioni e improvvisazioni.

Come contaminare la musica Classica?

Semplice, basta amarla ed amare il Jazz!!!
Scherzi a parte, la cosa non è semplice perchè la Classica, a differenza della Lirica, ha delle forme più complesse e spesso non è così facile tradurle in Jazz.

Il Jazz si è sempre appoggiato, per improvvisare su un giro armonico, su forme chiuse tipo canzone, quindi "jazzare" un'aria d'Opera è relativamente facile perchè la forma è già tipo canzone.

Nella musica di Chopin, Bach, Beethoven la forma è molto più complessa ed è più rischioso restringere il tutto si rischia di "comprimere la musica" e di toglierle naturalezza.

Coll'esperienza-io ho rivisitato già 2 giganti come Vivaldi (le 4 stagioni) e Chopin in piano solo- piano piano si trova la chiave che stasera Ti svelo:

Basta improvviasare le forme!!! Vale a dire imparare le forme del brano così come lo ha scritto ed ideato l'autore poi lasciarsi andare....dove ti porta l'orecchio...

So che può sembrare paradossale, ma come improvvisi su un giro armonico così puoi improvvisare le strutture e "mescolare" le sezioni del brano.

Appena uscirà il mio disco-già registrato- sui Grandi Maestri della Classica Te ne parlerò ancor più nel dettaglio...chissà che dopo non ti venga la voglia di acquistarlo!!!

Un abbraccio,

Riccardo Arrighini,
"Il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il Jazz"........

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